Nuova conquista internazionale di Rupes, l’amaro più buono del mondo tra storia e legame col territorio.

Altro importantissimo Premio Internazionale per Rupes.

Silver Medal nella competizione Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles a Rupes Black Edition dalla bottiglia scura dal design elegante ed accattivante, curata nei dettagli con etichetta in serigrafia stampata sul vetro con leghe pregiate con 32% vol. di alcole.

L’edizione 2021 si è svolta dal 21 al 24 ottobre ed ha visto gareggiare più di 1000 campioni registrati il 1 ° luglio 2021 rendendola un’edizione eccezionale della selezione di spiriti. Con il sostegno del CMB, la “Selezione di distillati del Concours Mondial de Bruxelles” è ora diventata l’evento internazionale che premia le bevande spiritose provenienti da tutto il mondo.

Il concorso sceglie rigorosamente rinomati assaggiatori riconosciuti per la loro competenza, provenienti da tutte le regioni del mondo. Le giurie riuniscono Master Blender, acquirenti, importatori, educatori WSET qualificati, giornalisti e scrittori rispettati del mondo degli spiriti. Più di 100 assaggiatori internazionali di 28 nazionalità rappresentano una diversità che contribuisce all’unicità dell’evento e a una maggiore obiettività dei risultati.

Bottiglia Edizione Limitata Black Edition – Vetro scuro – Etichetta in serigrafia di leghe pregiate – 32% Vol. Alcool

L’amaro Rupes non è un amaro qualsiasi. Dietro ai sentori di un’alchimia che racchiude origini affascinanti legate ad un preciso contesto storico, si fonde l’attuale realtà di un’azienda in continua crescita che con orgoglio ed attaccamento al territorio, quello calabrese, continua ad evolversi stupendo con novità e meticolosa cura della clientela che non rappresenta un mero e semplice attore commerciale, ma un pubblico a tutti gli effetti.

Tutte le novità dell’amaro Rupes: dal Panettone artigianale con bagna Rupes Gold e Gin Principum al il Tartufo artigianale di Pizzo.

Sta per arrivare  il periodo natalizio e non poteva mancare un classico italiano: il Panettone Artigianale con bagna al Rupes Gold e Gin Principum. La ricetta che prevede una lunga lievitazione con lievito madre, è stata affidata ad un laboratorio artigianale di Roccella Ionica che con maestria fonde i sentori del miglior liquore al mondo con la soffice armonia del panettone senza canditi ed uvetta. Dal panettone al gelato il passo è breve, seppur fuori stagione: dall’eccellenza tipica dei maestri gelatieri della bella Città di Pizzo Calabro è nato il Tartufo di Pizzo al Rupes. È qui, infatti, che la famiglia Errigo ha affidato ad una storica gelateria artigianale la realizzazione del famoso tartufo con Rupes. Questo gelato, ormai, rappresenta un piacere quotidiano da fine pasto non solo sulle tavole dei calabresi avendo varcato i confini regionali e conquistando i palati di tutti gli italiani.

Le altre linee speciali.

Grande successo anche per “Principum“, un Gin di altissima qualità che prende il nome da “principe”. Più precisamente il principe degli agrumi, il bergamotto, altro prodotto tipico ed esclusivo della nostra terra. Il Principum Gin è infatti realizzato all’interno delle botaniche in lunga macerazione nell’alcol (almeno 4 mesi) con bacche di ginepro, bergamotto, peperoncino della Locride e ridistillazione di tutta la massa dopo i 4 mesi di macerazione.

La bottiglia al top è rappresentata da Rupes Gold, prodotto esclusivo – a edizione limitata – e realizzato con arancia amara autoctona e lasciato affinare in barrique di rovere incoronato Miglior Liquore al Mondo alle Erbe 2021 alla World Liqueur Awards.

Si chiude la serie con tre grappe, consolidando un rapporto rodato con la maestria trentina nel campo della distillazione: la grappa Hiberna Bianca, Barricata e Stravecchia vi farà vivere sentori e profumi dal gusto rotondo e robusto per tutti i tipi di palati.

E voi siete curiosi di scoprirlo?

News: il pluripremiato Amaro Rupes sarà presente a Tuttofood Fiera Milano dal 22 al 26 Ottobre 2021.

Rupes sarà presente a Tuttofood Fiera Milano dal 22 al 26 Ottobre 2021 in co-esposizione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Sarà l’occasione per incontrare i moltissimi distributori che ormai da diversi anni hanno istaurato un consolidato rapporto commerciale ma anche per presentarci ai bayer provenienti da tutta la Penisola italiana e dagli altri stati.

Intanto sul sito dedicato di Fiera Milano è possibile fissare gli appuntamenti durante i quattro giorni. Lo staff di Amaro Rupes sarà a vostra completa disposizione.

Di seguito il link di Tuttofood Expo:

Rupes. Una storia tutta italiana (fieramilano.it)https://expoplaza-tuttofood.fieramilano.it/it/espositore/amaro-rupes-tuttodistribuzione-srl/storie/6089-rupes-una-storia-tutta-italiana?fbclid=IwAR3THMqBqhkCaFxAWZALwrH40VPHoXGpnk87zGgWBxW4h0uO8yIu8D5q6LE

Ci troverete nel Padiglione 10 Stand F47 G50

Sul sito ufficiale di TUTTOFOOD, la fiera B2B per l’intero ecosistema agro-alimentare si può accedere alla biglietteria. La registrazione è solo online.

Miglior Liquore del Mondo 2021 all’Amaro “Rupes Gold”

La soddisfazione è quasi incredulità a Roccella Jonica (RC), quando si apprende che per la seconda volta il WORLD LIQUEUR AWARDS premia casa Rupes. La giuria internazionale dell’ambìto premio ha riconosciuto lo scorso anno il “Gold” del World Liqueur Awards  all’Amaro Rupes e ben due riconoscimenti per il 2021:  il World’s Best Herbal ed il Best Italian Herbal  con la seguente nota di degustazione:  “Arancia predominante nell’aroma, l’integrazione tra il dolce e l’amaro è molto ben espressa. Un profilo semplice ma molto ben eseguito”; dunque il gradino più alto del podio a livello mondiale.

La giuria, che per questa edizione ha dovuto faticare per la mole e l’importanza dei partecipanti a livello internazionale, ha ripremiato l’anima classica e “ben eseguita” dell’Amaro calabrese che affonda le radici in secoli di tradizione “spiritosa” calabrese.

Link ufficiale del concorso di seguito:

http://World’s Best Herbal – Rupes Gold / Piacere Quotidiano – World liqueur awards 2021https://www.worldliqueurawards.com/winner-liqueur/worlds-best-herbal-world-liqueur-awards-2021

Rupes Gold, grazie al suo gusto deciso e raffinato, dal carattere inconfondibilmente calabrese, recupera questa storia, che racconta un territorio e le sue eccellenze partendo dai prodotti della natura che nascono naturalmente e crescono genuinamente. Erbe officinali ed aromatiche, provenienti dalla Locride, realizzano questa singolare e piacevole alchimia tra note erbacee amare, speziate ed amabili. Per la preparazione di Rupes Gold viene ancora utilizzato il vecchio metodo artigianale della macerazione a freddo degli ingredienti, tra i quali spiccano il finocchietto selvatico, le radici di liquirizia calabrese e l’alloro e una nota agrumata di arancia amara di Calabria e poi lasciato affinare in barrique di rovere.

Degustandolo si può rivivere ancora oggi la leggenda che narra di come il nome fu coniato da intellettuali patrioti nella prima metà dell’800, precursori dei moti Carbonari che portarono all’Unità, facendolo derivare dal luogo in cui veniva distillato: ai piedi della famosa Rupe di Roccella, un tempo Anphisia.

Passarono molti anni e Vincenzo, mastro distillatore, detentore della ricetta originale e capostipite della famiglia Errigo, prima di morire alla fine del XIX secolo, strappa una promessa al figlio: “La ricetta di Rupes dovrà essere tramandata ma il racconto di quegli incontri per la libertà dovrà rimanere un segreto almeno per un secolo”; aleggiava ancora la trepidazione del Regno dei I Borbone che lasciava il passo all’Italia unita. Così quella ricetta fu tramandata nel silenzio, di padre in figlio, per quattro generazioni. ​Rupes quindi trova le sue radici dall’incontro tra un semplice commerciante con alcuni giovani dagli alti ideali. E grazie a Vincenzo, scomparso nel 2019, che portava il nome del suo trisavolo, ed ai due figli Francesco e Luca, ritorna sulle tavole; ed è bello pensare ad un brindisi, ora come allora, per la libertà ed il piacere, in un momento storico in cui l’Unità Nazionale è ritornata alle coscienze come valore aggiunto nell’essere italiani!

World’s Best Herbal – Rupes Gold / Piacere Quotidiano – World liqueur awards 2021https://www.worldliqueurawards.com/winner-liqueur/worlds-best-herbal-world-liqueur-awards-2021

https://www.facebook.com/amarorupes/?ref=pages_you_managehttps://www.facebook.com/amarorupes/

Miglior Liquore del Mondo 2021

Oggetto:  Miglior Liquore del Mondo 2021 all’Amaro “Rupes Gold”VINCITORI DELL’ORO VINCITORI DELL’ORO

La soddisfazione è quasi incredulità a Roccella Jonica (RC), quando si apprende che per la seconda volta il WORLD LIQUEUR AWARDS premia casa Rupes. La giuria internazionale dell’ambìto premio ha riconosciuto lo scorso anno il “Gold” del World Liqueur Awards  all’Amaro Rupes e ben due riconoscimenti per il 2021: il World’s Best Herbal ed il Best Italian Herbal  con la seguente nota di degustazione:  “Arancia predominante nell’aroma, l’integrazione tra il dolce e l’amaro è molto ben espressa. Un profilo semplice ma molto ben eseguito”; dunque il gradino più alto del podio a livello mondiale.

La giuria, che per questa edizione ha dovuto faticare per la mole e l’importanza dei partecipanti a livello internazionale, ha ripremiato l’anima classica e “ben eseguita” dell’Amaro calabrese che affonda le radici in secoli di tradizione “spiritosa” calabrese.

Rupes Gold, grazie al suo gusto deciso e raffinato, dal carattere inconfondibilmente calabrese, recupera questa storia, che racconta un territorio e le sue eccellenze partendo dai prodotti della natura che nascono naturalmente e crescono genuinamente. Trenta erbe officinali ed aromatiche, provenienti dalla Locride, realizzano questa singolare e piacevole alchimia tra note erbacee amare, speziate ed amabili. Per la preparazione di Rupes Gold viene ancora utilizzato il vecchio metodo artigianale della macerazione a freddo degli ingredienti, tra i quali spiccano il finocchietto selvatico, le radici di liquirizia calabrese e l’alloro e una nota agrumata di arancia amara di Calabria e poi lasciato affinare in barrique di rovere.

Degustandolo si può rivivere ancora oggi la leggenda che narra di come il nome fu coniato da intellettuali patrioti nella prima metà dell’800, precursori dei moti Carbonari che portarono all’Unità, facendolo derivare dal luogo in cui veniva distillato: ai piedi della famosa Rupe di Roccella, un tempo Anphisia.

Passarono molti anni e Vincenzo, mastro distillatore, detentore della ricetta originale e capostipite della famiglia Errigo, prima di morire alla fine del XIX secolo, strappa una promessa al figlio: “La ricetta di Rupes dovrà essere tramandata ma il racconto di quegli incontri per la libertà dovrà rimanere un segreto almeno per un secolo”; aleggiava ancora la trepidazione del Regno dei I Borbone che lasciava il passo all’Italia unita. Così quella ricetta fu tramandata nel silenzio, di padre in figlio, per quattro generazioni. ​Rupes quindi trova le sue radici dall’incontro tra un semplice commerciante con alcuni giovani dagli alti ideali. E grazie a Vincenzo, scomparso nel 2019, che portava il nome del suo trisavolo, ed ai due figli Francesco e Luca, ritorna sulle tavole; ed è bello pensare ad un brindisi, ora come allora, per la libertà ed il piacere, in un momento storico in cui l’Unità Nazionale è ritornata alle coscienze come valore aggiunto nell’essere italiani!

A come AMARO, B come BERGAMOTTO

Il suo nome scientifico è Citrus bergamia, ha un colore verdognolo tendente al giallo, una forma arrotonda e schiacciata ai poli, un profumo e un gusto agrumato con note acidule e amarognole che anche solo a descriverlo fa venire l’acquolina in bocca…. avete capito di chi stiamo parlando?

Principe degli agrumi, il Bergamotto cresce e fruttifica lungo la costa dei Gelsomini, in provincia di Reggio Calabria ed è un frutto dalle molteplicità proprietà salutari. Il Bergamotto ha origini antiche tanto che l’etimologia del suo nome è ancora incerta, diverse ipotesi l’associano a Berga, antico nome della città di Barcellona da cui Cristoforo Colombo lo avrebbe esportato trapiantando il frutto nelle isole Canarie, altre invece associano il prodotto a Pergamon, antica città di Troia, altre ipotesi ancora l’affiancano il nome del frutto ad un’espressione turca: Berg-a-mundi, che vuol dire “pero del Signore”. Resta il fato che il Bergamotto è una prelibatezza tutto da scoprire e che appartiene alla famiglia degli agrumi.

Secondo alcune fonti storiche Il primo “bergamotteto” risalirebbe al 1750 allorquando, Nicola Parisi, un coltivatore di Reggio Calabria, inserì per la prima volta la pianta nella propria coltivazione.

Il Bergamotto è un vero e proprio toccasana per la nostra salute, vediamo nel particolare gli EFFETTI BENEFICI espletati grazie alle sue molteplici proprietà:

  1. Proprietà antiossidanti: dovute alla presenza di polifenoli e vitamine;
  2. Proprietà energizzanti;
  3. Proprietà antiradicali liberi: grazie alla presenza di bioflavonoidi;
  4. Riduce i livelli di colesterolo nel sangue: diversi studi hanno mostrato che alcune sostanze contenute nella polpa del frutto inibiscono da un lato la produzione di colesterolo cattivo e dall’altra diminuiscono i livelli di glucosio migliorando l’attività dell’insulina;
  5. Proprietà antinfiammatoria e antidepressiva.

COME SI PUÒ UTILIZZARE IL BERGAMOTTO?

Innumerevoli sono gli utilizzi di questo preziosissimo frutto calabrese:

* Gustato al naturale;

* Estratto ed aggiunto a spremute di arance o mandarino;

* La scorza messa in salamoia potrà essere utilizzata per aromatizzare primi, secondi e dolci;

* Il succo piò essere utilizzato per insaporire e condire le insalate, preparare granite dissetanti e finanche olii aromatici;

Ultimo, ma non per importanza, è la produzione tipica della tradizione calabrese, del liquore al Bergamotto bevanda apprezzata ovunque anche come digestivo che sostituisce, magnificamente, altri classici liquori.

Liquori e Amari Calabresi

Che la Calabria sia una terra ricca di prelibatezze è risaputo, ma che fra tutte le sue bontà ce ne sia una che arrivi ad appagare anima e corpo è tutta un’altra storia!
Di colore sincero, più o meno denso, ottenuto da un particolare processo di estrazione, a caldo o a freddo, di erbe vegetali che ne conferiscono il sapore, l’Amaro Calabrese rientra a far parte di quelle bevande note come: Bevande Spiritose. 

Prodotto, tramite processi di distillazione o macerazione, il liquore amaro è una bevanda alcolica che, come tutte le bevande appartenenti a questa categoria, va consumata nelle giuste dosi. Guastato come aperitivo per sfruttare il suo effetto eupeptico, oppure a fine pasto per attivare e favorire il processo di digestione, l’amaro calabrese richiede la ricerca e dunque la selezione accurata di materie prime naturali prodotte nelle ricche terre calabre.


Vediamo dunque quali sono i principali ingredienti utilizzati nella preparazione del liquore.


1)AMARO ALLA ZAGARA:
la zagara è il fiore dell’arancio, del limone e del bergamotto, una materia prima che conferisce un sapore forte ma al tempo stesso fruttato, ricreando le fantastiche atmosfere della natura incontaminata.


2)AMARO AL BERGAMOTTO:
il bergamotto, dal latino “Citrus Bergamo a Risso”, è un frutto dalle diverse proprietà terapeutiche e cresce in abbondanza nelle terre calabresi. Dopo un’accurata ricerca e selezione, del frutto si utilizza la buccia che viene sapientemente lavorata con tutti gli altri ingredienti per dar vita ad un prodotto che, nonostante le antiche origini, risulta tra le bevande più moderne e consumate, entro i giusti limiti, in tutte le occasioni!


3) AMARO AL CEDRO:
originario delle Indie Orientali, il Cedro è un frutto molto simile al limone. Si presenta bitorzoluto, di colore verdastro e con la buccia molto spessa. Diverse sono le specie cresciute nel sud Italia ma, quella sviluppata nel bacino del Mediterraneo, è indubbiamente la specie di Cedro più pregiata. E del clima calabrese, ha acquisito tutte le migliori caratteristiche che il frutto
possa avere, rendendolo un ottimo prodotto per creare un liquore dal gusto inconfondibile.


4) AMARO ALLA LIQUIRIZIA:conosciuta sin dalla antichità la liquirizia, pianta erbacea perenne, alta fino aun metro, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Le specie conosciute sono diverse, ma quelle più utilizzate nel commercio sono tre: glabra; echinata; uralensis. Nella provincia di Cosenza la presenza del vegetale è del tutto naturale e la zona in cui è maggiormente presente è quella di Corigliano Calabro. La parte maggiormente utilizzata della pianta è la radice che, oltre all’estrazione del succo utilizzato appunto per la produzione di prodotti distillati, viene impiegata anche per creare prodotti di cosmesi ed erboristici.

5) LIQUORE ALLE NOCI:il liquore alle noci viene prodotto con noci verdi raccolte, nelle terre calabresi,
durante l’ultima settimana del mese di giugno, poiché proprio in questo periodo il frutto conserva le caratteristiche adatte alla lavorazione. Il liquore è ottenuto mediante la macerazione alcolica di circa 40 giorni delle noci, in modo da raggiungere, dopo l’aggiunta dello sciroppo zuccherino, una gradazione alcolica di curva 40°. Consigliato dopo i pasti, il liquore alle noci
ha un elevato potere digestivo, che dona subito una sensazione di leggerezza e benessere.


6) AMARO AL LIMONE: ottenuto dalla fermentazione alcolica di scorza di limone il Liquore, comunemente noto come Limoncello, può essere usato come digestivo, per creare bevande dissetanti, sorbetto, gelati e utilizzato nella preparazione di alcuni dolci artigianali. Dal sapore delicato e al contempo forte, il limoncello può essere servito dopo i pasti preferibilmente fresco!
Insomma, di liquori amari calabresi c’è ne sono davvero di tutti i gusti e ognuno di questi, servito nelle giuste quantità e ricreando l’atmosfera giusta, è pronto ad appagare i palati di ogni consumatore!

L’Amaro Calabrese è ricco di SORPRESE

La meravigliosa regione Calabria oltre alle bellezze naturali e ai panorami mozzafiato, offre una vasta gamma di prodotti artigianali. Tra questi troviamo una bevanda acolica speciale, preparata con erbe officinali e frutta aromatizzata, un elisir di salute i cui a prodotti-base rappresentano l’eccellenza della nostra terra, tra questi troviamo: il bergamotto, il finocchietto selvatico, il limone, la liquirizia o il mirto, insomma tutte materie prime e attentamente selezionate che, la sapienza e la maestria dei produttori, ha fuso in un unico prodotto capace di coinvolgere in esperienze sensoriali davvero uniche.

Tra queste delizie di Calabria spicca indubbiamente, per sapore e originalità, un amaro davvero speciale, il cui nome deriva da dal luogo in cui lo stesso liquore veniva distillato.

Rupes, l’amaro di Roccella Jonica, ha una storia avvincente secondo la quale il nome fu coniato da intellettuali patrioti nella prima metà dell’800 allorquando, il giovane produttore Vincenzo viveva a Roccella e produceva, lontano dai controlli severi di quei tempi, il liquore distillandolo ai piedi della famosa rupe di Roccella, anticamente nota come Anphisia. Vincenzo viveva da sempre in quella zona dove si dedicava alla vendita di beni di prima necessità e, sottobanco, solo agli amici più fidati, vendeva uno stomatico di infusi di erbe in distillato che Vincenzo stesso estraeva in gran segreto durante la notte per non destare sospetti e fuggire i controlli.

Fu proprio durante una di quelle notti che conobbe idealisti patriottici che assaggiando l’elisir lo battezzarono con il nome della rupe in cui Vincenzo lo produceva. Da allora la ricetta rimase segreta per ben quattro generazioni poiché lo stesso Vincenzo, poco prima di lasciare la vita terrena, riuscì a strappare una promessa al figlio, cioè di non svelare mai gli ingredienti dell’elisir.

Ed è così che la passione e la dedizione di chi ama far le cose buone è arrivata sino ai giorni nostri, permettendo la nascita, nella Locride, di un’importante realtà imprenditoriale, infatti è grazie ai discendenti della famiglia del temerario Vincenzo che il liquore più amato della regione è presente ancora oggi sulle nostre tavole!

Amaro di nome e di fatto

Alcolico a base di frutta o di erbe, l’amaro è una bevanda aromatica, che generalmente viene consumata dopo i pasti grazie alle sue proprietà digestive. Il sapore amarognolo delle piante utilizzate conferisce al liquore un gusto originale e raffinato, pronto a soddisfare anche i palati più difficili.

Le origini dell’amaro affondano le proprie radici nell’antichità, basti pensare allelisir di buona salute suggerito da Ippocrate, padre della medicina classica, che tanto osannava le proprietà terapeutiche della bevanda da consumare dopo i pasti per favorire la digestione dopo i lunghi pranzi luculliani, o addirittura come rimedio curativo a diversi malanni.

Furono proprio le caratteristiche medicamentose delle piante officinale a dar vita alla produzione degli elisir prima come infusi dal potere terapeutico, per contrastare l’inappetenza nei bambini o per curare raffreddori di stagione, in seguito come bevande post prandiali e non solo, capaci di favorire il processo digestivo o semplicemente per concedersi un momento di estremo piacere.

Il sapore amaro delle erbe utilizzate, attiva i recettori presenti sulle papille gustative che, a loro volta, aumentano la secrezione dei succhi gastrici stimolando così la trasformazione dei cibi. La ricetta dell’amaro viene tramandata di generazione in generazione e il sapore del prodotto finale varia a seconda delle piante utilizzate e del tempo di macerazione.

Le piante scelte e selezionate vengono pestate e poste in infusione dentro una soluzione alcolica per un determinato numero di ore, trascorse le quali il liquido viene filtrato, corretto con acqua e zucchero e conservato. Ogni città ha il proprio amaro caratteristico spesso legato all’ingrediente locale che rende, la bevanda in questione, unica nel suo genere.

Come te lo servo

Regalarsi un breve istante di piacere durante la giornata, concedersi un meritato momento di benessere da soli o in compagnia, è di fondamentale importanza per ricaricarsi di quella energia utile ad affrontare tutto il resto. Allora cosa c’è di meglio che coccolarsi con una bevanda il cui nome ci farebbe storcere il naso ai più giovani ma il cui sapore ci fa innamorare subito della sua bontà e del suo gusto raffinato?

Insomma cosa c’è di meglio di un amaro alle erbe aromatiche?

 Di meglio non c’è nulla, in particolar modo se la bevanda in questione viene servita nel modo coretto!

Servire un amaro curato nei dettagli è un aspetto da non sottovalutare e che può davvero fare la differenza. Infatti, oltre allo stomaco che ne sfrutta in pieno le proprietà digestive, anche l’occhio vuole la sua parte e, al di là del gusto personale che riguarda il contenuto, la bevanda andrebbe sempre servita nel bicchiere di vetro a forma cilindrica, noto come “tumbler”, cioè quel bicchiere largo e senza stelo, che ne consente una migliore degustazione. Aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio, oppure allestendo il bicchiere con qualche rametto di erbe aromatiche, preferibilmente le stesse contenute tra gli ingredienti dell’infuso, creeremo l’immagine piacevole di un momento di relax in cui le caratteristiche organolettiche sono sostenute da quelle visive.

Esistono diverse varianti nel consumo degli amari, alcuni prevedono che la bevanda sia allungata con:

@ acqua tonica,

@ginger,

@succhi di frutta,

@frutta in pezzi,

@menta in foglie,

@frutti di bosco.

Per amari da servire con cubetti di ghiaccio è consigliabile l’uso di calici con stelo, in modo da evitare che il calore della mano acceleri lo scioglimento del ghiaccio “annacquando” la bevanda.

Da soli o in compagnia la degustazione dell’amaro è un momento che può diventare un vero e proprio rituale di piacere da ripetere, mi raccomando, con le opportune precauzioni!