Nasce Nazionale Amaro Deciso Green sulla scia amara , amarissima e dal carattere forte del Nazionale Deciso di Rupes.
Con 38 % di gradazione alcolica, macerazione a freddo delle amarissime erbe selezionate manualmente, la lunga macerazione a freddo in alcool da cereali e foglie di menta, Nazionale Amaro Deciso Green vuole fare ingresso nei momenti degustativi di chi ama i sapori strong e freschi.
Nazionale Green di Rupes è un vero Amaro digestivo che rievoca la dimensione medievale, quella in cui le botaniche all’interno dei monasteri, grazie al sapere tramandato nei secoli, si trasformavano per alchimia in rimedi, infondendo pace ai sensi ed al corpo di chi li consumava.
Entrati da nell’Estate 2023 che si preannuncia entusiasmante, oggi vi racconteremo qualcosa in più sul tartufo di Pizzo che ha trovato connubio con l’Amaro Campione del Mondo.
Il tartufo di Pizzo è un gelato con il cuore di cioccolato fuso , ricoperto di zucchero e cacao amaro. Si tratta di un prodotto della pasticceria calabrese ed è il primo gelato europeo IGP. Nonostante il nome, nella sua ricetta non è presente il tubero “tartufo”.
Il tartufo di Pizzo nasce nel 1952 a Pizzo Calabro, in un laboratorio di una delle più rinomate gelaterie locali. Si narra che durante i preparativi per un matrimonio, il gelatiere della rinomata pasticceria, avendo finito gli stampi per confezionare il gelato sfuso destinato al banchetto nuziale, prese una porzione di gelato alla nocciola, la sovrappose all’interno del palmo della mano unendola ad uno strato di gelato al cioccolato inserendo poi, all’interno dei due strati, il cioccolato fuso confezionarlo poi con un foglio di carta. Si accorse così che la forma di questo primo gelato da incarto aveva la forma del pregiato tubero (nacque così il nome del tartufo di Pizzo).
Da questa storia inizia l’inarrestabile scalata del famoso tartufo di Pizzo, sinonimo di “calabresità”.
Come nasce il Tartufo Nero all’Amaro Rupes?
“Nasce dall’incontro tra una piccola gelateria artigianale di Pizzo, che ha fatto di questa passione un lavoro, e l’attaccamento viscerale di Amaro Rupes con il territorio. Un’azienda che ama il proprio territorio, orgogliosa della propria storia, si deve aprire al contesto territoriale facendo rete”, ci risponde Luca Errigo che insieme al fratello Francesco portano avanti il progetto Rupes.
Rupes ha deciso di avvalersi della variante più famosa del tartufo di Pizzo: cioccolato fondente e una copertura di cacao amaro, mentre il cuore del gelato è un’alchimia tra il cioccolato fondente fuso e l’Amaro Rupes.
Questa Estate tutti alla ricerca del Tartufo Nero all’Amaro Rupes dunque; dove mangiarlo?
È in distribuzione in tutta la provincia di Reggio Calabria e nelle altre Province calabresi. Si può trovare anche fuori regione e presto arriverà in Provincia di Roma e di Milano.
Il 2023 è l’anno del Bergamotto e del Peperoncino. Principum Luxury Premium Gin di Rupes premiato con Medaglia d’Oro e Miglior Botanical italiano al Mondo alla World Gin Award 2023 e Medaglia d’Argento per Rupes Red al Bergamotto e Peperoncino alla World Liqueur Awards 2023.
Dopo le due Medaglie d’Oro ed il Miglior Botanical Gin Italiano al Mondo conquistate alla World Gin Awards 2023 con Principum, arriva un’altra prestigiosa medaglia in casa Rupes alla World Liqueur Awards 2023 per RUPES RED al bergamotto e peperoncino che sale di un gradino sul podio rispetto al 2022 ricevendo la medaglia d’Argento.
“In quattro anni abbiamo vinto di tutto: il World’s Best, il Best Italian Herbal, il Winner Signature Botanical, ben 7 Medaglie d’Oro, 5 Medaglie d’Argento, 3 Medaglie di Bronzo, menzioni speciali e tanto altro; ma il riconoscimento più grande è arrivato da parte Vostra per il grandioso gradimento che ci avete riservato. Ci rendiamo conto di essere cresciuti molto ma rimaniamo quelli di sempre. Con gratitudine questi riconoscimenti del 2023 li dedichiamo a voi!” è stato il commento dei F.lli Francesco e Luca Errigo subito dopo l’attribuzione dell’ultima medaglia.
Sono tre le botaniche biologiche di Principum Gin: Bacche di Ginepro, Bergamotto e Peperoncino Piccante Calabrese. Queste, incarnano lo spirito autoctono, ancestrale e profondo, conferendogli un carattere inimitabile. La macerazione delle botaniche per quattro mesi in alcol da cereali, la doppia distillazione in alambicco discontinuo e la maestria del distillatore fanno il resto. Al naso ha un brillante sentore agrumato con un tocco floreale. Sprigiona, in contrasto, due sentori: “briosità e calore” con la nota finale agrumata del Bergamotto che ristabilisce armonia con il Peperoncino. A primo naso si avverte un sentore di coriandolo mentre al secondo esce fuori una incredibile complessità dovuta al peperoncino. È di colore paglierino con riflessi giallo brillante in trasparenza.
Abbinata unica che unisce le due eccellenze calabresi in assoluto (bergamotto e peperoncino) anche per Rupes Red che dalla sua immissione nel mercato si sta facendo spazio con risultati eccezionali.
Un po’ di storia sul Bergamotto da cui prende il nome il Premium Luxury Gin di Rupes:
Correva il XXVII secolo “Nec pluribus impar” ma il bergamotto calabrese sembrava dovesse nutricare soltanto i bovini con le sue profumate scorze, trovando preziosa connotazione nella filiera di scarto e riciclo sostenibile. Nel secolo del “Re Sole”, le nobiltà europee curavano la persona incipriandosi con preziose polveri, profumandosi con estratti di aceto balsamico, olii lampanti e quanto più di moda avanzava; d’altronde il profumo come lo concepiamo noi oggi altro non è che una moda: “de gustibus non disputandum est”!
In questo spaccato contemporaneo fa ingresso sulla scena un gelatiere siciliano, tra i migliori d’Europa che, a sua insaputa, contribuisce all’invenzione più importante della storia della profumeria.
Diretto a Varsailles, reclutato dal re francese in persona per deliziare con le sue creazioni tutti i palati della nobiltà che gli ruotava, Luigi XXVI che Nec pluribus impar, ovvero splende come il sole e non può essere paragonato a nessun altro, durante il suo viaggio passando da Scilla (Rc) incontra un carro che trasportava scorze di bergamotto, queste destinate per pochi spiccioli al bestiame di ricchi massari che avevano intuito gli aspetti benefici per il bestiame. Catturata la sua attenzione le acquista per realizzare un gelato alternativo per tutti i cortigiani. Continuando il viaggio, arrivato a Colonia, incontra per caso un “naso” profumiere, futuro inventore del profumo più longevo, pregiato e conosciuto al mondo: l’Acqua di Colonia. L’ingrediente segreto diventa il Bergamotto, “Principe degli Agrumi” passando di mano in mano silenziosamente facendosi largo magicamente fino a diventare l’ingrediente più altisonante di Principum Gin.
Rupes ancora una volta sul podio mondiale ed è ancora una volta la Calabria che fa bene.
Rupes con tutte le sue referenze continua a crescere intercettando sempre più i gusti di un pubblico esigente e raffinato.
È da poco arrivato il prestigioso riconoscimento a Principum Luxury Premium Gin al bergamotto e peperoncino con l’attribuzione della Gold Medal e l’Italy Country Winner Signature Botanical; arrivata anche la nota di degustazione fornita direttamente dal concorso internazionale World Gin Awards. Migliaia di Gin sono stati giudicati attraverso la degustazione anonima eseguita dalla giuria internazionale, esperta ed indipendente.
Ma andiamo alle considerazioni dei giudici internazionali:
“Una composizione eccentricamente generosa con tutti gli elementi in delizioso equilibrio. Armonico al palato con un giocoso tocco di peperoncino e tè Earl Grey e nel finire una leggera ed elegante freschezza. Impazzisce con la Tonica. Eccellente e speciale.”
Un Gin dal carattere decisamente calabrese grazie alle due botaniche per eccellenza identitarie di questa straordinaria regione che sta vivendo un vero e proprio rinascimento nel mondo degli amari ed adesso anche del Gin e casa Rupes che cresce allargando la sua gamma prodotti ai distillati.
Dal 2 al 5 aprile tutti gli appassionati, gli addetti ai lavori nel mondo della mixology, possono scoprire il neo Campione Italiano e Medaglia Oro categoria Botanical alla World Gin Awards 2023 a Verona nel padiglione della Regione Calabria del Vinitaly 2023 e scoprire altre importanti novità di Rupes.
La meravigliosa regione Calabria oltre alle bellezze naturali e ai panorami mozzafiato, offre una vasta gamma di prodotti artigianali. Tra questi troviamo una bevanda acolica speciale, preparata con erbe officinali e frutta aromatizzata, un elisir di salute i cui a prodotti-base rappresentano l’eccellenza della nostra terra, tra questi troviamo: il bergamotto, il finocchietto selvatico, il limone, la liquirizia o l’arancia amara, insomma tutte materie prime e attentamente selezionate che, la sapienza e la maestria dei produttori, ha fuso in un unico prodotto capace di coinvolgere in esperienze sensoriali davvero uniche.
Tra queste delizie di Calabria spicca indubbiamente, per sapore e originalità, un amaro davvero speciale, il cui nome deriva da dal luogo in cui lo stesso liquore veniva distillato e che in pochi anni ha conquistato i palati mondiali ampliando la sua offerta a due distillati per eccellenza la Grappa ed il Gin.
Rupes, l’amaro di Roccella Jonica, ha una storia avvincente secondo la quale il nome fu coniato da intellettuali patrioti nella prima metà dell’800 allorquando, il giovane produttore Vincenzo viveva a Roccella e produceva, lontano dai controlli severi di quei tempi, il liquore distillandolo ai piedi della famosa rupe di Roccella, anticamente nota come Amphisya. Vincenzo viveva da sempre in quella zona dove si dedicava alla vendita di beni di prima necessità e, sottobanco, solo agli amici più fidati, vendeva uno stomatico di infusi di erbe in distillato che Vincenzo stesso estraeva in gran segreto durante la notte per non destare sospetti e fuggire i controlli.
Fu proprio durante una di quelle notti che conobbe idealisti patriottici che assaggiando l’elisir lo battezzarono con il nome della rupe in cui Vincenzo lo produceva. Da allora la ricetta rimase segreta per ben quattro generazioni poiché lo stesso Vincenzo, poco prima di lasciare la vita terrena, riuscì a strappare una promessa al figlio, cioè di non svelare mai gli ingredienti dell’elisir.
Ed è così che la passione e la dedizione di chi ama far le cose buone è arrivata sino ai giorni nostri, permettendo la nascita, nella Locride, di un’importante realtà imprenditoriale, infatti è grazie ai discendenti della famiglia del temerario Vincenzo che il liquore più amato della regione è presente ancora oggi sulle nostre tavole!
Nonostante il grande successo, Rupes sta per iniziare il suo tour di degustazioni gratuite attraverso un calendario fitto di eventi già da Marzo, “porta” della bella Stagione. Si partirà dalla Calabria ma in programma alcune tappe anche in Lombardia, Puglia, Piemonte e Campania.
Le degustazioni saranno veri e propri percorsi sensoriali, effettuati dal Team specializzato di Rupes, alla ricerca delle essenze estrapolate dalla lenta macerazione, all’individuazione delle materie prime d’eccellenza selezionate e lavorate con cura e dedizione. “L’occasione è un momento di incontro tra l’Amaro Rupes, dichiara il titolare Luca Errigo, ed il pubblico che grazie al suo attaccamento va conosciuto di persona e ringraziato personalmente in un momento in cui il “virtuale” corre così veloce da non lasciare tempo per le cose veramente importanti come il contatto diretto”.
Se siete curiosi di sapere la data più vicina a casa vostra, basta inviare una mail a info@amarorupes.com e chiedere di essere informati sulle prossime degustazioni.
Tantissima passione ed anni di duro lavoro per capire che c’è ancora tanto da fare, con l’entusiasmo di sempre!
Oggi L’ anniversario di Rupes e condividiamo con voi la foto di uno dei primi passi; d’altronde ogni lungo viaggio inizia sempre con un solo passo. Grazie di vero cuore ad ognuno di voi per averci regalato un grande successo! Il bello deve ancora arrivare, lo dobbiamo a tutti voi!!!!
La leggenda di Rupes
Erano i primi decenni del Diciannovesimo Secolo.
La carestia si mostrava con il suo vero volto attraverso la fame. Braccianti e artigiani erano alle strette, vessati dai signorotti delle terre e dalle tasse.
Il giovane Vincenzo viveva a Roccella, ai piedi della rupe. Commerciava beni di prima necessità caricando sulle spalle la sua merce per rifornire i paesi limitrofi. Sottobanco, solo agli amici più fidati, vendeva uno stomatico di infusi d’erbe in distillato, estratto personalmente durante la notte ai piedi della rupe in cui viveva, per non destare sospetti ad occhi indiscreti. Degli ingredienti e della modalità di realizzazione custodiva gelosamente la ricetta tramandatagli dalla cara madre.
Fu in una di quelle notti mentre intento a distillare che conobbe Pietro, un giovane avvocato di Roccella di distinta e buona famiglia che si incontrava per discutere, insieme ad altri amici della riviera, all’ombra della notte, a due passi dalla piccola distilleria abusiva.
Vincenzo, diffidente inizialmente, accettò di far provare il suo infuso che continuò a portare di notte per alcuni anni. Non osò mai chiedere di cosa si dialogasse in quegli incontri segreti, neppure quando la confidenza fu maggiore. Aveva intuito, però, che i giovani erano poeti, sognatori, portatori e testimoni di una morale tollerante e rispettosa nei confronti di tutti gli uomini e della loro dignità. Qualche volta, dopo aver lasciato l’infuso d’erbe da degustare, sentì in lontananza Pietro chiamare il liquore “Rupes”, alzando i calici all’esclamazione “Evviva la Liberà”; “Evviva la Patria”.
Non capì mai perché Pietro e i suoi amici da lì a poco pagarono quegli incontri con la vita, giustiziati pubblicamente.
Custodì gelosamente il segreto di averli incontrati e, per paura, non produsse più il Rupes tanto caro a quei giovani.
Passarono molti anni e Vincenzo, poco prima di lasciare la vita terrena, alla fine del XIX secolo, fece in tempo a strappare un’ultima promessa al figlio, non prima di avergli raccontato di quei giovani e del loro sogno di Libertà: “La ricetta di Rupes dovrà essere tramandata ma il racconto di quegli incontri dovrà rimanere un segreto almeno per un secolo”; quasi aleggiasse ancora la paura di quel Regno despota e prepotente, ormai retaggio del passato.
La promessa fu mantenuta. Quella ricetta fu custodita gelosamente e tramandata da padre in figlio per quattro generazioni.
Oggi, grazie alla passione per il commercio di Vincenzo, esiste nella Locride un’importate realtà imprenditoriale.
Rupes fonde le sue radici con la grande storia italiana che ebbe inizio da un piccolo paese delle Calabrie, dall’incontro tra un semplice commerciante con alcuni giovani dagli alti ideali.
Per celebrare la memoria dell’antenato che quasi due secoli fa avviò l’attività di famiglia, si è deciso di ridare vita al “Rupes”.
Oggi Rupes racconta dell’incontro di Pietro con Vincenzo in una notte di quasi due secoli fa; ci piace pensare che tra quei brindisi si formò l’ideale d’Unità tanto cara ai precursori dei moti che da lì a poco resero l’Italia Libera.
Oggi Rupes ci parla di semplicità, raffinatezza, fermezza ed allo stesso tempo di grandi gesta.
Oggi, L’Amaro Rupes regala al palato un piacere quotidiano, dal sapore tutto italiano.
La Calabria è terra d’eccellenze, ed anche sinonimo di Made in Italy. Vi raccontiamo l’Amaro Rupes ed il suo entusiasmante successo. Premiato come Miglior Amaro al mondo ai World Liqueur Awards 2020 nella categoria World’s Best Bitter Liqueur e Miglior Liquore al Mondo nel 2021 con la bottiglia Gold e per il terzo anno consecutivo con la Gold Medal del World’s Best Grappa a Stravecchia 36 Mesi Hiberna, Rupes dal carattere inconfondibilmente calabrese, deve il suo nome alla rupe nelle vicinanze di Roccella Ionica, dove, a fine Ottocento, l’avo dei fratelli attuali proprietari preparava l’amaro clandestinamente.
Gusto deciso, ma raffinato, l’Amaro Rupes racconta un territorio e le sue eccellenze, grazie alle trenta erbe officinali e aromatiche del luogo raccolte a mano, tra cui spiccano il finocchietto selvatico, le radici di liquirizia calabrese e l’alloro.
La metodologia a freddo prevede l’infusione di queste componenti botaniche in una soluzione idroalcolica per almeno venti giorni, in grandi tini d’acciaio e la successiva riduzione della gradazione alcolica, mediante l’aggiunta di acqua e zucchero. La macerazione consente di estrarre pienamente le proprietà delle erbe,
conferendo all’Amaro Rupes freschezza, persistenza di gusto, carattere e gradevolezza al palato.
La nascita dell’amaro, infatti, si collega al periodo dell’Unità d’Italia, pervasa dai moti carbonari. Tutto ha avuto inizio, infatti, intorno alla prima metà dell’Ottocento, ai piedi della famosa rupe di Roccella Ionica, anticamente nota come Amphisya. In questo luogo isolato, un giovane di nome Vincenzo, capostipite della famiglia Errigo, di notte distillava le erbe officinali raccolte ai piedi della parete rocciosa e, di nascosto, vendeva gli infusi agli amici più fidati. Gli ingredienti utilizzati e la modalità con cui realizzava il suo liquore sono racchiusi in una ricetta segreta, tramandatagli dalla madre. Una notte, durante una distillazione, conosce Pietro, giovane avvocato del luogo, che, a pochi passi, si riunisce con un gruppo di intellettuali patrioti, precursori dei moti carbonari. Vincenzo, inizialmente diffidente, pur non sapendo nulla degli argomenti di discussione del gruppo, accetta di far provare il suo infuso ai giovani: ogni tanto sente in lontananza Pietro chiamare il liquore ‘Rupes’, mentre insieme ai suoi amici alza il calice esclamando ‘Evviva la libertà’, ‘Evviva la Patria’. Da lì a poco, Pietro e i suoi amici vengono giustiziati pubblicamente e Vincenzo non sa dare una spiegazione a quelle morti. Custodisce gelosamente il segreto di quegli incontri notturni e, per paura, smette di produrre il suo Rupes, “almeno per un secolo” sul punto di morte fece promettere agli eredi, dopo avergli raccontato di quei giovani e del loro sogno di libertà .
La promessa viene mantenuta e la ricetta viene custodita gelosamente e tramandata di padre in figlio, per quattro generazioni. Il colore dell’Amaro Rupes è ambrato. Al naso spiccano note erbacee in cui dominano il finocchietto selvatico e la liquirizia.
Al palato si presenta fresco, grazie alle note di alloro, persistente e con una buona carica amara, dovuta alle erbe e alla non eccessiva quantità di zucchero. Il finale è piacevolmente lungo e persistente, grazie alla liquirizia, esaltatore naturale di gusto.
Tante novità ed eventi all’insegna della ripartenza.
“Tradizione e innovazione al fianco della divulgazione del chiaro messaggio del bere responsabilmente e del bere bene”. Questo il leitmotiv dei fratelli Luca e Francesco Errigo che da inizio marzo hanno ripreso le attività itineranti dell’amaro Rupes.
Un pubblico consapevole e ben informato sa scegliere e riconoscere un prodotto di alta qualità, artigianale e dalle grandi proprietà, con chiari benefici per sé stessi e con positiva ricaduta “economico-glocale”. Questo è il chiaro messaggio di Rupes che continua la crescita in questo primo quadrimestre del 2022 e che fa registrare un netto miglioramento rispetto ai già ottimi risultati dell’anno precedente.
Marzo ha visto la ripartenza itinerante di Rupes con la partecipazione al Vinitaly di Verona all’interno del padiglione della Regione
Calabria.
E’ stata l’occasione per incontrare finalmente fisicamente i tanti clienti provenienti da tutte le regioni di Italia e per presentare al pubblico di settore le novità: Rupes Red al Peperoncino e Bergamotto ed il liquore alla panna Rupes White.
Le attività divulgative sono continuate a Bologna dal 22 al 24 Aprile a Cibò all’interno del Palazzo Storico Re Enzo che ha ospitato una importantissima fiera Agroalimentare dei prodotti agricoli e del Beverage degli Appennini.
Al fianco di FISAR
Terminato un mese di Aprile ricco ed intenso con l’ospitata di Rupes in casa FISAR per il Cinquantesimo anniversario organizzato dalla locale di Cosenza in cui i visitatori hanno potuto accedere alla degustazione guidata degli esperti sommelier.
In programma Rupes Tour Estate 2022 con Studio 54 Network
Studio54Network è stata scelta da Rupes poiché, grazie all’editoria con news sempre aggiornate, musica ed informazione, è capace di soddisfare le curiosità dell’ascoltatore comunicando l’offerta regionale di servizi e turismo intrattenendo con animazioni sempre innovative. Le prime date di Rupes in Tour 2022 sono state già fissate; per scoprirle basta seguire i nostri canali social.
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